giovedì 20 settembre 2007

Dalla Terra # 12


IL GROTTESCO NELL'ARTE

Per arte grottesca si intende quel tipo di pittura o scultura basato sulla libera interpretazione di motivi decorativi desunti dall'antichità classica.
La sua definizione deriva da "grotte",termine con il quale nel Cinquecento si designavano gli edifici semisepolti della Roma imperiale studiati dagli artisti rinascimentali.
E proprio quella definizione riguardante quel tipo di decorazione fatta di motivi bizzarri e fantasiosi che si parla di disegno grottesco:la mia specialità.
Ma l'aggettivo grottesco significa anche strano,ridicolo,deforme.
Sono molti gli artisti che potrei citare su questo tema,per non parlare dell'arte primitiva o africana;l'estetica del mostuoso esiste da sempre.Il periodo barocco credo che sia il culmine di questo tipo di arte.
Qui ho tre esempi molto diversi di genere grottesco.
La prima opera è di Giuseppe Arciboldi,un pittore del tardo Cinquecento con il pallino della sovrapposizione degli oggetti che creano un altro essere.
Questo quadro appartiene ad un ciclo dedicato alle quattro stagioni,qui abbiamo "L'inverno",ed è del 1563.
Il secondo invece appartiene a George Grosz, un pittore tedesco attivo nella prima metà del Novecento con le sue battaglie politica.Anzi la sua è una lotta contro la stessa arte,intesa come ricerca del bello.
Qui il grottesco è inteso come satira sociale e mostra il lato interiore in una sorta di caricatura da vignetta;si intitola :"Le colonne della società",ed è del 1926.
Il terzo invece è un mio quadro virtuale,uno dei tantissimi che ho realizzato,praticamente ne ho preso uno a caso.
Il suo titolo è "Ho paura di esistere veramente",ed è del 2006.
Sarebbe una sorta di psicosi da protagonista,nel senso che il personaggio dell'opera ha il terrore di esistere veramente,ed cosciente del suo aspetto e il luogo dove è stato creato.Una sorta di crisi esistenziale proiettata in una specie di scarabocchio che avrò realizzato in meno di mezz'ora. Tutta l'arte di Silco si basa sul grottesco,se ancora non l'avevate capito.
Ora vi lascio e vi anticipo che nel prossimo aggiornamento si parlerà di H.R.Giger.
Bye-bye!










lunedì 17 settembre 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 12


Come se non bastassero gli inviti alle mostre e ai convegni spaziali,adesso pure ai matrimoni mi tocca andare.
L'invito proveniva dal lontanissimo pianeta Ereinobmob,il mittente era un certo principe e presto sposo Ihcnaib della sacra dinastia degli Ittefnoc.Insomma,adesso ero sempre ricercato da grossi personaggi.Esseri che indipendentemente dal loro bizzarro aspetto avevano grana da spendere.
Qui però non mi sembrava carino,essendo invitato,chiedere del denaro,che qui chiamano "pietre importanti",essendo fatte di un materiale simile all'argento che, dalle loro parti, vale come e più dello stesso oro. In omaggio al loro credo religioso,quasi fanatico,peggio che da noi,volli fare un quadro dedicato al Sacro Occhio,e qui si parla dell'occhio del Dio Enodib.Non ci misi molto, sfogliai un paio di libri di storia sacra nella biblioteca personale del principe ed il gioco era fatto.Prima del sontuoso pranzo era già pronto.Tanto in quello che chiamavano Chiesa,che sembrava una sorta di cantina circolare e maleodorante ,non ci potevo nemmeno entrare perché non ero un consanguineo dei due nuovi congiunti.
Al principe piacque talmente tanto che mi offrì un grande compenso se avessi fatto altri due ritratti a lui e alla sua sposa insieme con il mio regalo di nozze.
Quindi un quadro con il principe Ichnaib,dalla pelle azzurrognola e una strana capigliatura,ma forse era una cuffia,fatta di strane conchigliette aguzze,e al lato il mio Occhio di Enodib ,che dovetti firmare dietro perché altrimenti era come sporcare il vero occhio del venerando maestro.
Ed un altro con la sposa e principessa Otnat della seconda dinastia più importante del pianeta,quella degli Aizrovid.Stessa pelle bluastra e capigliatura della consistenza del metallo lavorato.Dimenticavo di dirvi che con me c'era anche un amico alieno di nome Nileb del pianeta Oiccurac,che per ringraziarlo per avermi fatto compagnia ed avermi fatto da guida per le varie città di questo, non poi cosi brutto pianeta,volli regalargli un quadro dedicato alla sua passione per gli animali da cortile.Questo quadro lo intitolato "Allergia",dato che la strana creatura che ha nel suo giardino,che ha una vaga somiglianza con una giraffa,ed è stranamente allergica a quello che mangia,cioè foglie di cespuglio spinoso.Che strani esseri esistono in questa cosi immensa natura galattica.
Bye-bye!



venerdì 14 settembre 2007

Dalla Terra # 11


OCLIS:LA GENESI

Tutto partiva da una radice,proprio cosi,una semplice radice di albero.Volevo che nei miei quadri astratti ci fossero sia un simbolico elemento della terra e della creazione ma con un senso etereo ,quasi volatile dello spazialismo astratto.Non è molto chiaro,posso capirlo,sono anche io al quanto perplesso su questo concetto di terra e spazio,ma lo trovo un contrasto molto affascinante.Sono molti gli elementi che compongono le mie opere.A parte le classiche forme ramificate ho provato ad introdurre elementi sia surrealistici e addirittura metafisici,nella citazione dei porticati di De Chirico.Il primo quadro si intitola:"Il possessivo",ed è del 2005.Il senso di spazio in questa rappresentazione è visto come invadente e opprimente come una ragnatela che occupa tutto lo spazio;disturbando quello che alle spalle appare come un pacifico tramonto.Gli elementi floreali servono a segnalare il senso di natura e vivacità,frequente nella maggior parte delle opere.
Nel secondo è anche più marcato questo concetto.Il suo titolo è "Gli idealisti",ed è del 2003;se notate bene quelli che possono sembrare una serie di alberi stilizzati e legati come fossero corde sono una sorta di bosco al rovescio.Gli idealisti vanno spesso controcorrente per affermare le proprie idee.
Il terzo ed ultimo è il più complesso sia come è stato realizzato ma anche da spiegare.Si intitola "Ommmm...",del 2006.In poche e spero comprensibili parole,si tratta del Ommm...quello che si dice in meditazione quando si vuole liberare la mente e che pare sia il primo suono dell'universo quello che avvene durante tutta la creazione.L'elemento simbolico della croce e della centralità come il cerchio spezzato da una sorta di occhio ultraterreno e le onde cosmiche ai lati come senso di energia implosa e poi esplosa.Chiaro? No? pazienza,io ci dormo comunque.Ora vi lascio e vi anticipo che nel prossimo aggiornamento si parlerà di arte grottesca.

Bye-bye!


martedì 11 settembre 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 11


Una bella responsabilità quella che mi sono dovuto accollare un paio di giorni fa visitando per puro caso un pianeta di nome Otangab.Ero stato invitato dal principe Osotinav,unico erede del regno di Errat,l'unico stato del pianeta dato che quasi l'80% della sua superficie è bagnato dal mare.
Con la scusa di regalarmi una sua opera mi ha quasi obbligato a visitare una grande e al quanto movimentata città chiamata Ogoffa.Il motivo di così tanto concitato fervore,per non dire panico, era che in pochi giorni quel luogoo sarebbe stato sommerso dal mare.Quindi non mi sentivo cosi tanto allegro a dover sostare in quel posticino.
Ero persino in compagnia del Cancelliere e Governatore della città ,un certo Otudnev,che voleva a tutti i costi un suo ritratto con la costa e la sua cittadina come sfondo.Un ricordo che solo un rinomato pittore come me poteva realizzare;queste le sue parole.Io invece me la stavo facendo sotto.Metti che il maremoto si sarebbe fatto vedere prima del previsto.Io non so manco nuotare.
Un'intera giornata per un solo quadro:Lo voleva dettagliato, il Cancelliere,manco fossi un pittore fiammingo,dato che voleva si notasse bene la sua nuova divisa.
Il suo sguardo era sereno,non gli importava niente se la sua città' sarebbe scomparsa nel nulla e i suoi abitanti senza più una casa.No lui aveva già un altro incarico di governatore in un altra città'.Per la serie ognuno pensi alla pancia sua.Il principe Osotinav per i miei servigi volle che fossi il suo pittore di corte fin quando non avessi ultimato un altro quadro da dedicare alla povera città di Ogoffa.Mi disse che anche lui era un artista anche se aveva iniziato da poco.Adorava le sculture funerarie,soprattuto le antiche maschere da cerimonia.Volle regalarmene una a patto che lo ritraessi insieme ad essa.Io acconsentii dopo essermi toccato e fatto i dovuti scongiuri.La maschera funeraria aveva un nome che era tutto un programma"Aut -iccatrom" che tradotto significa che stai andandotene presto.
Ma che bell'augurio, sti pezzi di...Otangabiani.
Il quadro che feci per quella città dall'infausto destino lo volli fare in bianco e nero in stile acquerellato;anche per fare più in fretta ed andarmene presto da quella zona.Per precauzione avevo persino il salvagente ed una navicella con provetto pilota ad attendermi all'entrata del molo dove mi ero messo con il cavalletto.
Ora per fortuna sono all'asciutto e con un cimelio schifoso in più appeso per casa.
Bye-bye!





venerdì 7 settembre 2007

Dalla Terra # 10


HIERONYMUS BOSCH
Sull'arte fiamminga ci sarebbe molto da dire,ma ora vorrei soffermarmi su quello che più mi ha destato curiosità ed affascinato come pochi altri pittori.Hironymus Bosch era un artista complesso e credo anche molto solitario,come del resto gran parte degli artisti,la solitudine è quasi una sorta di necessità per chi fa questo tipo di mestiere.Opere cosi ricche di suggestioni,tra visioni di paradisi idilliaci e paesaggi infernali,popolati da creature ora efebiche ora mostruose;metamorfosi ripugnanti oltre i confini del grottesco.Bosch era un caso unico ed inquietante,non ha caso è il mio più diretto ispiratore ,oltre al sempre eterno Benito Jacovitti, che conobbi solo due anni dopo.Qui a fianco ho messo la prima opera che vidi da bambino in un dizionario d'arte;è un particolare dell'opera"Le tentazioni di S.Antonio".
Molti dicono che era un psicopatico,perseguitato dal complesso di Edipo ed ossessionato dal sesso;be' normale non poteva certo essere per realizzare opere cosi tanto cariche di meraviglia e mostruosità' allo stesso tempo.E' stata poi ipotizzata una sua familiarità con pratiche di alchimia,astrologia,magia,spiritismo,scienze occulte con annesso di uso di allucinogeni,evocatori dei suoi viaggi infernali.Comunque molte di queste ipotesi, se pur affascinanti, sono anacronistiche e sono spesso chiavi di lettura al quanto contraddittorie in ogni caso parziali.
Il problema Bosch rimane insoluto,e l'enigma inviolato.
Qui abbiamo anche altre due opere che di Bosch hanno solo l'impostazione,sono due mie creature giovanili,una del 1997 ed è un particolare di un disegno a pastelli dal titolo:"I prigionieri dell'arte perversa".La storia di un gruppo di aspiranti artisti che per diventare famosi si vendono l'anima e alla finesi ritrovano tutti all'inferno pronti per essere fatti a pezzi e mangiati dai suoi inquilini.HEHEHE,.. lo trovate abbastanza sadico,spero di si.
L'altra opera,vabbè ,chiamiamola cosi che mi piace tanto,si intitola "Omaggi e deliri"ed è del 1998.Qui c'è poco da dire,oltre ad essere abbastanza cruda ed ironica la sequenza rappresentata ,gli omaggi sono per Bosch e i deliri sono tutti miei.

Ora vi saluto e vi anticipo che nel prossimo aggiornamento si parlerà ancora del mio alter ego Oclis.


Bye-bye!