sabato 20 ottobre 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 15

Dovrei sdoppiarmi almeno dieci volte per dover accettare tutti gli inviti che mi stanno arrivando da ogni parte della galassia.Ma quando si tratta di amici allora la cosa cambia e divento più disponibile.Ormai saranno sei o sette volte che vado a trovare Erotidor del pianeta Oilginoc.L'ultima volta che venni qui era per conoscere le loro abbazie a forma ottagonale e le antiche raffigurazioni del loro dio Erpel.Era un invito a pranzo non potevo presentarmi a mani vuote e gli dedicai un ritratto con un mio quadro sempre dedicato al loro dio.Qui il dio Erpel dal vento e dalla polvere sta per generare la prima creatura Oilgina.Eroditor gradì molto il suo ritratto e per ringraziarmi volle farmi conoscere uno dei pittori del suo pianeta.
Era una creatura del pianeta Otnelat emigrato qui da moltissimi anni.Era molto avanti con l'età e con una bruttissima tosse.Era molto restio a far vedere le proprie opere e addirittura la critica non lo conosceva neppure.Quando vidi una delle sue tele rimasi di sasso.
Sembravo di essere dentro il quadro,una forza e una cura del dettaglio che aveva dello stupefacente.Eroditor mi spiegò che non erano solo i paesaggi il suo forte ma anche l'astratto e il simbolismo surreale.Vidi oltre una cinquantina di opere e per ciascuna c'era da scriverne un libro a se.E pensare che c'erano in giro artisti stra famosi che non avevano nemmeno un unghia del talento di Otacitnemid,il nome del vecchio pittore.Lui disse poche frasi perché la tosse gli e lo impediva continuamente.La frase era rivolta al tempo:"Quando l'ultimo mio respiro si estinguerà ,le mie vite saranno vostre,e dei mondi che le vorranno."Evidentemente si riferiva alle sue opere.
Gli feci un ritratto e ,sotto sue indicazioni ,con uno sfondo cupo che tanto amava mettere in molte sue opere ritrattistiche.Non potevo riprodurre i sui quadri perché sarebbe stato un offesa al suo genio.
Passarono una decina di giorni e mi arrivò un invito ad una mostra del famoso artista Osracs;finalmente avevo l'opportunità di conoscere questo abusivo dell'arte.Chissà quanti obbrobri avrei dovuto guardare per questa mia masochistica curiosità,ma in realtà il mio intento era quello di dirgli in faccia quello che pensavo di lui.Mi misi all'opera e gli feci pure un ritratto per non sembrare troppo ostile nei suoi confronti.Un mio amico critico volle accompagnarmi alla mostra che si trovava proprio nel pianeta del grande imbonitore,un piccolo pianetuzzo di nome Ataiob.
C'erano veramente molte persone con costumi e forme di ogni grandezza e colore e pensai fra me che c'era più arte e fantasia in loro che non nelle immondizie da parete di quell' impostore.
Alla conferenza oltre al presidente del pianeta e i loro governatori,una grande sfilata di modelli e critici d'arte da ogni parte dell'universo,manco fossero le olimpiadi stellari della pittura contemporanea.
Tra i tanti ospiti vidi anche Erotidor che era anche lui un mezzo critico d'arte anche se si occupava più che altro di amministrazione.Aveva una faccia smunta mi disse che il vecchio pittore era morto pochi giorni fa.'Ci rimasi molto male e mi salì all'improvviso una rabbia mentre vedevo le risate e le battute scherzose di Osracs che discuteva della necessità di elevare l'arte contemporanea come vero punto di riferimento per il nostro futuro e le nostre ambizioni.
Stetti per andarmene quando gridai in mezzo alla sala:"Se volete parlare di arte andate nel pianeta Oilginoc a casa di un certo Otacitnemid;lui non c'è più ma ci sono le sue opere.Lo dico ai critici che tanto si compiacciono delle zozzerie che vediamo appese in queste pareti.Aprite gli occhi,eper una volta nella vostra vita siate onesti con voi stessi."
Detto questo ci fu un silenzio imbarazzante,non per me ma più che altro per Osracs che fece una faccia quasi più brutta delle sue tele.
Io me ne andai senza aspettare che qualcuno mi cacciasse a pedate.Dopo soli due giorni venni a sapere che qualcuno di quei critici mi aveva preso sul serio e le opere di quel vecchio pittore ora sono tra le più importanti di Oilginoc e stanno già girando verso altre galassie, grazie anche al benestare di Eroditor e dei suoi colleghi.
Giustizia è fatta anche se avrei preferito che le mie parole avessero toccato anche Osracs che quasi per dispetto ha raddoppiato il costo di tutte le sue opere, sto infame.
Bye-bye!

giovedì 18 ottobre 2007

Dalla Terra # 14


LA TORRE

Secondo me "La torre" è una delle opere a fumetti più interessanti ed affascinanti che la coppia Peeters & Schuiten abbia mai realizzato.
Due autori che hanno realizzato anche altri capolavori del fumetto franco-belga come i volumi del ciclo "Le città oscure".
Benoit Peeters è la mente:scrittore eclettico,autore di romanzi,sceneggiature,opere teatrali,fotoromanzi sperimentali e naturalmente fumetti,è uno dei più quotati esperti del settore.
François Schuiten è il braccio:autore di un segno meticoloso e di rara eleganza.La sua più grande dote è quella di realizzare tavole dalle grandi aperture prospettiche con una spettacolare perizia architettonica.Un autore che conferisce sempre un segno distintivo ad ogni sua invenzione scenografica,elaborando paesaggi che recitano un ruolo centrale al pari dei personaggi.
La storia della Torre narra le vicende di un custode di terza classe "Giovanni Battista"che vive in una torre immensa quanto disabitata,e dove cerca di far fronte ai piccoli cedimenti strutturali di questa ormai antichissima architettura.
La situazione peggiora di giorno in giorno fino a quando non si decide a scendere verso il "piano terra",stanco di aspettare un fantomatico ispettore.
Si costruisce una macchina per volare a metà strada tra un paracadute leonardesco e una mongolfiera deciso a scendere fino alla base dell'imponente torre.
Le cuciture delle giunture da lui costruite però cedono e lui si trova a precipitare.
Si ritrova in un letto accudito dalla bella Milena e da suo padre lo studiosa Elias che gli fa conoscere la storia della torre ma non il più grande dei misteri,il suo significato più profondo e soprattuto il legame che esiste tra il suo mondo in bianco e nero e quello a colori che si intravede dai quadri di Elias.
Basta cosi o vi perdete il gusto di scoprilo da solo il finale di questo romanzesco fumetto dai risvolti storici filosofici veramente meritevoli di attenzione.Ora vi lascio e vi anticipo che nel prossimo aggiornamento parleremo ancora di un altro autore a fumetti.


Bye-bye!

domenica 14 ottobre 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 14


Le mie non sono avventure,sono quasi sempre disavventure al limite del delirio da film di fantascienza di serie Z.
Mi trovavo in una piccola astronave da "Crociera spaziale",gentilmente offerto dal Comandante Allimomac,il padrone di questa specie di carrozzeria galleggiante.Uno dei miei tanti ammiratori che pian piano sto cercando di conoscere,ma credo che sarà quasi impossibile dato il numero spropositato di pianeti dove i miei quadri stanno circolando;grazie al mio manager, che un giorno ho promesso di fargli un ritratto ma che non ho mai il tempo materiale per farlo,e ai miei amici critici d'arte sparsi per nove diverse galassie.
Cercai di essere gentile con il Comandante(una persona a modo ma con una voce incredibilmente bassa e soporifera)e i suoi ospiti,dato che in realtà mi stavo annoiando oltremisura.Dai finestrini solo una macchia nera e zero stelle.E io che pensavo che i viaggi spaziali fossero più emozionanti.La noia comunque svanì già alla terza ora di viaggio,quando l'astronave si fermò di colpo e una strana truppa armata fece incursione a bordo facendo,anzi,obbligando il comandante a cambiare rotta e a dirigersi verso la galassia Enofac,nel terzo pianeta quello che la maggior parte evita da secoli ormai,il pianeta Enovittac,uno dei più autoritari e spietati dell'universo.Il comandante volle sapere per quale motivo avrebbero dovuto atterrare nel loro pianeta e il motivo era presto detto:c'ero io a bordo.Il re Onnarit,era un amante dell'arte e voleva assolutamente conoscermi e dato che la loro galassia era la più vicina da dove ora stavamo navigando approfittarono di questa occasione;abuso di autorità o no ,lo stavano facendo.Io lo chiamo sequestro di persona,comunque,cercai di augurarmi che il re apprezzasse il mio modo di dipingere o non osai immaginare che fine potevano fare quelli che lo deludevano.All'arrivo mi attese un altra truppa armata e il Generale Orrefid,un essere grosso cinque o sei volte più di me con una armatura di metallo e due occhi senza orbita.Mi disse che li aveva persi in guerra,e quella specie di maschera elettronica lo aiutava a vedere anche meglio di quanto facevo io.Era uno di poche parole ma quasi tutte molto pertinenti.Una di queste riguardava un ritratto che avrebbe gradito con una mia opera che doveva rappresentare la sua personale astronave da guerra.Gli dissi che non avevo nessun problema a fargli queste opere,ma volli accertarmi che la mia permanenza in quel posto durasse solo per la realizzazione dei quadri.Lui fece un cenno del capo e poi disse che stava tutto nella decisione del loro re.Se lui decideva che potevo andare sarei andato ,altrimenti potevo anche rimanerci a vita in quel posto;wow che goduria.
Il palazzo era enorme e decisamente poco allegro dato che c'erano teste mozzate di ogni tipo e creatura in ogni angolo delle pareti alte compresi le le due torri laterali fino in cima.Un modo decisamente macabro-decorativo di abbellire un palazzo.Lui mi attese in un mega salone dove usava per meditare e dipingere,stava appunto ultimando una sua nuova opera,di genere astratto.Devo dire che il suo quadro era potente:non avevo mai visto un astratto cosi intenso e spettacolare di quello,manco sulla Terra avevo visto roba del genere.Gli feci i miei più sentiti complimenti e lui con freddezza disse che non era finito,mancava ancora il sangue di altri due ribelli che avrebbero giustiziato domani mattina.
Stavo per sentirmi male:un quadro fatto interamente di sangue,e dai diversi colori e tonalità credo che le specie erano tante e tutte diverse,magari appartenevano ai proprietari delle teste che avevo visto all'ingresso,chissà.
Un re artista e sanguinario,persino il suo abito aveva una testa come reliquia di un suo duello con un vecchio re rivale di un pianeta vicino.Fortuna mia che dopo il ritratto mi disse che per il buon risultato dell'opera potevo andare e concludere la mia crociera in santa pace,ma mi promise che un giorno anche lui sarebbe diventato famoso come me.Auguri,almeno io uso ancora le tempere e gli oli,puzzano di meno.
Bye-bye!

giovedì 11 ottobre 2007

Dalla Terra # 13


H.R.GIGER

Uno dei pochi artisti contemporanei che mi hanno affascinato fin da subito è senza dubbio Hans Ruedi Giger,l'artista svizzero reso famoso in tutto il mondo grazie alle agghiaccianti creature cinematografiche di cui ha curato il design visuale come Alien (AlienI;II;III) e Sil (protagonista di Specie Mortale).
Difficile da definire artisticamente(pittore,scultore,designer,scenografo...)ed anche altrettanto sarebbe decifrare dal punto di vista filosofico,dato il suo modo sfuggente ,spiazzante e anarchicamente devastante nelle sue idee.
Forse in lui c'è proprio l'anima di quell'altro folle genio di nome Hieronymus Bosch,mostrandoci la formazione e la decomposizione della nostra realtà con una forza visionaria che ha pochi eguali.
Fu nel 1970 quando Giger inizia a lavorare su una serie di tenebrosi dipinti che faranno parte del famoso libro detto Giger's Necronomicon pubblicato solo sette anni dopo.Il titolo deriva dal famoso libro di magia nera derivante dai racconti di H.P.Lovecraft.
Grazie a quel libro che conobbe Dan O'Bannon che gli offri di entrare nel progetto Alien per visualizzare la creatura extraterrestre.
Qui in a fianco ci sono due immagini dedicate a Giger.La prima mostra il suo libro contenente le immagini di Alien la sua creatura più rappresentativa e una delle sue sconcertanti creature metà carne,e metà macchina;oppure ossa e macchina come una sua celebre copertina del disco "Brain Salad Surgery"degli Emerson Lake & Palmer.

La terza immagine è mia e solo un modo per far partecipi delle influenze che questi artisti hanno contribuito a regalarmi con le loro opere.Questo comunque è ancora un disegno preparatore.
Ora vi lascio e vi anticipo che nel prossimo aggiornamento si parlerà ancora di fumetti.
Bye-bye!

martedì 9 ottobre 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 13


Ma che bella sorpresa la settimana scorsa.Due creature aliene mi si presentano verso le due di mattina asserendo di far parte dell'ispettorato finanza extragalattica che ricopre circa il 30% delle galassie vicine alla nostra,e si da il compito di verificare chi paga le tasse negli interscambi tra civiltà' di diverso pianeta.
Io sono stato chiamato in causa da un giudice di un non precisato pianeta e di recarmi al più presto nel tribunale del pianeta Idlosangam per la notifica del reato che avrei commesso.Questi due Ispettori che mi accompagnarono in questo
viaggio di circa sedici lunghi secondi mi dissero che non c'era da preoccuparsi e che sapendo chi ero mi promisero che avrebbero messo una buona parola al giudice in cambio di un ritratto ...gratuito,
naturalmente;ormai sto lavorando gratis per tutti.
Arrivati in questo desolato pianeta,dove a parte dei grossi edifici a forma di cupola non c'era assolutamente niente se non una landa di sabbia rossastra e maleodorante.
Fortuna che avevo il mio regolatore di ossigeno in pillole del mio amico alieno del pianeta Oilginoc.
Questi orrendi edifici, ma incredibilmente imponenti,potevano avere oltre i settecento piani e contenere un intera popolazione,sembravano essere fatti completamente di marmo,con tonalità sul rosso chiaro.
Evidentemente era una città dentro un solo edificio.
All'interno c'era una sala chilometrica e avrò contato circa più di duecento ascensori solo alla mia sinistra.Ne prendemmo uno spazioso come un autobus dato che aveva anche i sedili e una zona frigobar, ma chissà che schifezze c'erano dentro.
Prima di recarmi nel settore adibito a tribunale, le due creature vollero passare dal segretario del noto presidente Imetatov,un certo Anortlop Aloilgov.

Stava uscendo ma per me fece un eccezione e volle prima congratularsi con me per le mie grandi opere pittoriche che stavano facendo il giro delle galassie e poi mi fece gli auguri per il tremendo guaio in cui mi ero cacciato con il fisco ma che sarebbe stato risolto con un suo piccolo intervento dato che con il giudice Obruf che era del pianeta Osuba,erano buoni amici.
E naturalmente in cambio di questa sua cortesia c'era un prezzo:un mio ritratto,e vai... sotto a chi tocca.
Nel suo ritratto ci misi anche un quadro che lui amava molto di un famosissimo pittore di nome Osracs,e detto da lui era uno dei migliori dell'universo.Ero curioso di conoscerlo questo genio,dato che quella crosta sulla Terra non si azzardavano a venderlo nemmeno nelle bancarelle.
Arrivati nel ufficio del giudice mi accolse cordialmente e mi fece subito sentire a mio agio e mi spiegò che il mio era un semplice problema di ricevute di pagamento.In pratica non avevo rilasciato nessun scontrino per i miei acquirenti,sembrava di stare sulla Terra,ma anche qui si è comunque accomodanti quando ci sono di mezzo interessi personali.E anche il caro e incorruttibile giudice in cambio di una pratica persa,la mia,volle un ritratto regalo da offrirgli,diciamo come omaggio per i suoi venticinque anni di matrimonio.Chissà chi è la fortunata che si è sposato questa sorta di rospone con le corna,ah dimenticavo che qui i giudici sono ancora più strapagati che da noi.
Comunque non mi interessa,sta di fatto che ho realizzato tre quadri inutili per persone che avrei fatto a meno di conoscere.
Bye-bye!