mercoledì 23 aprile 2008

DALLA TERRA #25

PICASSO-Parte prima
Sicuramente il pittore più famoso e rappresentativo del Novecento è stato senza ombra di dubbio Pablo Picasso.
Nato a Malaga nel 1881e scomparso a mougins,Alpi Marittime, nel 1973.
Quando creo il cubismo era poco più che venticinquenne,con un intensa attività che lo colloca in primo piano fra gli artisti europei.
Figlio di un pittore ,inizia a disegnare e a dipingere in età molto precoce, rivelando già un talento eccezionale.

Dopo l'accademia delle Belle Arti si trasferisce nel con il padre a Parigi dove conosce le opere di Toulouse-Lautrec e i luoghi che le hanno ispirate.
Nel 1901 il pittore appena ventenne inizia già ad avere un proprio stile,contraddistinto dall'uso quasi esclusivo del colore blu con le sue svariate tonalità,inizia cosi il suo "Periodo Blu".
Nel 1904,pur abitando prevalentemente a Barcellona,si trasferisce definitivamente a Parigi, dove occupa un atelier nel celebre Bateau-Lavoir
.
Muta il colore fondamentale dei suoi quadri e dal blu passa al rosa,cambiando anche i soggetti dei suoi quadri,non più i derelitti ma gli uomini da circo come nel quadro:"I giocolieri",del 1905.
Il colore rosa è certamente meno drammatico del blu e si può relazionarsi alla nuova situazione di Picasso,dove frequentando l'ambiente parigino e conoscerà Fernande Olivier la sua futura compagna.
La fase di partenza del cubismo nasce con un quadro del 1907 :Les demoiselles d' Avignon".
Il titolo,Le signorine di Avignone, sarebbe stato inventato da un amico di Picasso,Andrè Salmon,in realtà avrebbe dovuto chiamarsi "Le bordel d'Avignon",dal nome della via di Barcellona,cinque donne nude realizzate in maniera primitiva e dai segni scomposti e deformati,naturalmente dopo varie revisioni del quadro si arrivò a questo risultato che si potrebbe definire "protocubismo",suscitando sconcerto persino dai sostenitori di Picasso.

Ora vi lascio e vi do appuntamento alla seconda parte di Pablo Picasso
Bye-bye!









giovedì 10 aprile 2008

VIAGGI NELLA MENTE 25


Dopo un estenuante periodo di lavoro,dove le mie povere mani erano quasi atrofizzate a furia di dipingere,mi concessi una breve vacanza, gentilmente accompagnato da Ibrags,il mio critico d'arte e amico di fiducia.Decise lui il percorso da fare,niente teletrasporto,volevo una bella astronave da crociera.Una delle tante tappe del viaggio era la sua città natale,il pianeta Ocitirc;bello nelle architetture delle città' ,che ricordavano quelle azteche in versione moderna con tante di quelle luci da frastornarti in un baleno;ma decisi di percorrere con lui i viali di campagna fuori dalle metropoli,dove il silenzio era una benedizione, ed quello che avevo bisogno. Poi mentre passeggiavamo mi fece una delle sue domande secche e senza giri di parole.
"Ma mi togli una curiosità,come è possibile che sei il più famoso pittore dell'universo conosciuto e non sei proprio nessuno nel tuo di pianeta?"
Io lo guardai sorpreso,poi sorrisi ma mi tratteni perché stavo per ridergli in faccia e non mi sembrava il caso.
"Guarda..potrei semplicemente risponderti che è solo pura ignoranza ma non credo sia la risposta giusta;credo che la gente si accontenti di quello che vede e non abbia più voglia di pensare;altri lo fanno per loro e sono proprio quelli che li tengono per le palle e nemmeno se ne accorgono".

Mentre la discussione continuava ci eravamo addentrati alla zona boscosa che Ibrags ci teneva tanto a farmi vedere;dato che era la zona che frequentava da quando era bambino.

La cosa più interessante era la colorazione rosso porpora e il blu di certe piante fossilizzate,e naturalemente ci feci un quadro.
"Ma se fosse solo questa la spiegazione allora chi e' famoso nell'arte terrestre è un abusivo,sei tu quello che meriti la gloria e te lo dice uno che di arte ne conosce un milionesimo più dei vostri critici venduti";disse lui alzando la voce,e per fortuna che non c'era anima viva.
"Io mi dissocio dalle tue affermazioni ,anche se non ti do torto,ma in fondo chi se ne frega,ho tanta di quella fama su centinaia di altri pianeti cosa vuoi che mi interessi se nel mio non sono considerato da nessuno;magari quando non ci sarò più qualcuno mi menzionerà e ci farà pure un museo, ma va bene cosi;è un problema loro non mio",risposi io e Ibrags lasciò perdere la discussione.

Verso sera ci fermammo in uno dei suoi locali preferiti e mi consigliò degli strani cibi alieni al quanto bizzarri.

Tre pietanze sospese una sopra l'altra e da assaggiare per gradi di altezza;la prima una sorta di zuppa grigio-azzurra che era salsa di Zuzzur,una creatura acquatica che era sempre più rara ed era al quanto piccante;il secondo piatto era diviso in due ,un Doddadoso,un insetto nero grosso quanto una mano con gelatina azzurra presa dalle sue interiora e affianco un sugo rosso fatto con bacche xullyuj,molto dolciastre;terzo piatto un Volvanu,una sorta di mini gallina con sei zampette e fatta allo spiedo.
Niente male,per uno schizzinoso come me,comunque la vacanza la proseguiremo sul prossimo aggiornamento.

Bye-bye!


lunedì 7 aprile 2008

Dalla Terra # 24


MOEBIUS

Un fumettista che oserei dire importante come lo era stato per l'Italia solo Andrea Pazienza ,è senza ombra di dubbio Jean Giraud in arte Moebius.
Nato in Francia,a Fontenay-sous-Bois nel 1938,considerato uno dei piu importanti disegnatori di fumetti fantascientifici.
Fin da giovanissimo Moebius inizia a disegnare fumetti e soli 18anni pubblica per la rivista "Far West" il suo primo fumetto di genere umoristico.
Nel 1962 crea insieme allo sceneggiatore Jean-Michel-Charlier il fumetto western "Fort Navajo" per la rivista Pilote,e crea sotto lo pseudonimo di Gir il suo primo vero personaggio: "Blueberry".

Ma lo pseudonimo Gir lo rende troppo limitato nelle sue creazioni e parallelamente ne crea un altro ,Moebius appunto,e realizza una sorta di carriera parallela.

Nella metà degli anni Settanta inizia a pubblicare nella famosissima rivista Metal Hurlant,un trimestrale che racchiude il meglio della produzione fantascientifica a fumetti.
Tra le quali realizza la famosa serie "Il garage ermetico di Jerry Cornelius".

Ha persino collaborato con produzioni cinematografiche come in Tron,Alien,the Abyss,Il quinto elemento,e ha creato le scenografie e i costumi del film di Dune,il celebre romanzo di Franch Hebert.

E si è pure cimentato in un film di animazione collaborando con il regista Renè Loux in "Les Maitres du temps".

Ora vi lascio e vi anticipo che si parlerà di un pittore fin troppo famoso.
Bye-bye!