sabato 17 novembre 2007

Dalla Terra # 16


DALI'
In uno spazio dedicato all'arte e soprattuto alla pittura come si potrebbe tralasciare uno dei più eccentrici e narcisistici rappresentanti:Salvador Dalì.
Nato a Figueras,in Catalogna,nel 1904,Dalì è senza dubbio il pittore più rappresentativo del genere surrealista,quella corrente artistica nata verso la metà degli anni Venti grazie alla pubblicazione del primo manifesto surrealista scritto da André Breton.
Non furono solo i suoi quadri a destare scalpore nel mondo dell'arte come nell'opera intitolata :"Il gioco lugubre"del 1929,dove il personaggio in primo piano,visto di spalle,mostra le mutande impiastrate di escrementi.Un dettaglio costruito appositamente per pura provocazione e dovendo poi chiarire la sua del tutto estraneità alla coprofagia;anche nel cinema abbiamo esempi del suo genio bizzarro e altamente sopra le righe.
Grazie alla collaborazione con Luis Bunuel scrisse e produsse "Un chien andalou"(Un cane andaluso),un film surreale e visionario con scene decisamente forti come quella di un uomo(lo stesso Bunuel)che taglia con un rasoio un occhio di una donna, con sequenza vista in primissimo piano.
Tralasciando le opere più conosciute di Dali come i suoi orologi molli nell'opera :"Persistenza della memoria";una decisamente violenta e sadica è un dipinto del 1954"Giovane vergine autosodomizzata dalle corna della sua stessa castità".
Questa opera ha una sua motivazione rintracciabile in un fatto familiare,vendicandosi della sorella Ana Maria che a Barcellona aveva pubblicato un libro che parlava di lui e dei suoi litigi con il padre,la sua blasfemia,e l'avere sposato una donna (Gala),divorziata.Quindi si pulo già intuire chi è il
personaggio che di spalle si sporge sul balcone.
Ma il mio preferito e un quadro del 1929 intitolato :
"L'enigma del desiderio,mia madre,mia madre,mia madre",dove appare il volto dell'artista sognante(il sogno è una caratteristica di base del surrealismo,insieme alla psicoanalisi froidiana),trasmutato e sospeso in un paesaggio cristallino,dove i sogni morbosi si trasformano in desideri erotici ed edipici.

Ora vi lascio e vi anticipo ,come sempre ,che nel prossimo aggiornamento si parlerà di ritrattistica.
Bye-bye!

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