venerdì 21 dicembre 2007

Dalla Terra # 18


ENSOR

Un po' di tempo fa una mia compagna di scuola mi disse che il mio stile di disegno,inteso quello dell mie opere a fumetti, assomigliava molto a quello di Ensor;non lo conoscevo ancora bene e mi misi a cercare più notizie possibili su di lui.
Ebbene,qualcosa in lui c'era effettivamente in me.
James Ensor nasce a Ostenda,in Belgio,nel 1860,ed è lui la vera figura centrale dell'arte europea di quel periodo.
Questo naturalmente è un giudizio che potremmo dare solo nei nostri tempi dato che la vita di Ensor non fu costellata da grandi soddisfazioni se non nella tarda vecchiaia.
Qui a destra abbiamo un suo autoritratto.
Un personaggio poco incline ai rapporti umani ma dei pochi che lo frequentarono sicuramente lo videro come un artista al quanto singolare e complessato.

L'originalità delle sue opere lo rendono un precursore di quella corrente che pian piano stava prendendo forma nell'Espressionismo.

Il suo capolavoro è senza ombra di dubbio :"L'ingresso di Cristo a Bruxelles,del 1888-1889,una delle opere più rappresentative dell'arte moderna.
Qui a destra abbiamo un particolare dell'opera.
Il tema dei Vangeli dove Gesù a cavallo di un asino viene accolto a Gerusalemme da una folla festante viene stravolto da Ensor che lo rielabora in una chiave moderna e sarcastica.
La folla che lo acclama sono grotteschi personaggi mascherati:maschere che ricordano quelle antiche del teatro greco.
Ed è tipico di Ensor rappresentare l'umanità in questo modo:deformandoli in atteggiamenti goffi,ridicoli e caricaturali,spogliandoli di un anima e rendendoli dei fantocci.
L'ipocrisia dell'uomo visto dietro una maschera,Una chiave di lettura che riprese anche Luigi Pirandello.
Oggi osannano Gesù e domani sono pronti a crocifiggerlo di nuovo.

Questa della deformazione grottesca dell'uomo ha la sua tradizione ereditaria nei fiamminghi come Bosch o Bruegel,come un certo "barocchismo" deriva dalla sua conoscenza di Rubens.

Ora vi lascio e vi anticipo che parleremo di un altro artista,uno dei miei preferiti,naturalmente.
Bye-bye!



domenica 16 dicembre 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 18


Risvegliandomi una mattina con un mal di testa fuori dalla norma,di solito la prima cosa che faccio è controllare a che punto ho lasciato le mie opere e quali sono pronte per essere spedite ai committenti ,che sono sempre segnati nell' elenco della mia agenda.Ad un tratto il mio occhio va subito verso una tela al quanto strana:niente di nuovo dato che se non lo fossero dovrei cambiare mestiere;ma qui di strano non era l'opera in se ma il dubbio di chi fosse il suo artefice.Io non ricordavo assolutamente di questo ritratto,un alieno al quanto inquietante e che se fosse stato donna difficile da baciare dato che al posto della bocca sembrava l'interno di un posteriore di un elefante con le emorroidi.
Altra cosa che mi faceva dubitare era l'assenza di sfondo e la firma messa in verticale,che raramente faccio.Nonostante questo lo stile era mio e ,a meno che fossi stato in trans, non riuscivo proprio a rammentare quando potevo averlo realizzato,non certo ieri e nemmeno in settimana dato che ero nella straordinaria dimora della della regina Atsac del pianeta Atabilli. Pensai subito che in quel pianeta c'erano molti alieni in grado di controllare la volonta altrui per un determinato periodo di tempo;potevo benissimo essere stato, diciamo ipnotizzato,e costretto a realizzare senza la mia volontà questo ritratto.Posso capirlo,ora le mie opere costano un occhio della testa e cosi facendo si possono permettere di farsi fare gratuitamente tutte le opere che vogliono.Naturalmente però il soggetto dell'opera in questione dovrà pur venire a prenderselo e non escludo che con un altra sua manipolazione mentale se ne vada senza sborsare un nichelino.
Però mi venne un idea e contattai un certo
Ottutodev,un noto e grande esperto di galassie e pianeti, gli portai il ritratto e gli chiesi di dove potesse appartenere questa creatura.
Naturalmente per questi servigi vi era un prezzo,ed anche parecchio salato ,ma lui si accontentò di farsi un ritratto con il suo strumento di lavoro :una sfera come quelle magiche delle fiabe.
Non fui cosi tanto sorpreso dall'apprendere che quella furbastra di creatura era proprio del pianeta Atabilli.
Mi misi in contatto con la regina che era ancora in debito del suo ritratto e che gli proposi di lasciar perdere il mio compenso in cambio della ricerca di un suo suddito furfantello,o furfantella dato che questi esseri sono androgini.
Lei non ci mise molto a identificarla e solo due giorni fa ho saputo che e'stata condannata a lavorare gratuitamente per una quantità di tempo equivalente a dieci anni terrestri per un noto sarto locale,lo stesso che ricama gli abiti reali della regina;altro che castigo, e' un grande privilegio.
Poco male,intanto il suo quadro me lo sono tenuto io,non e' niente male per uno che ha dipinto a occhi chiusi.
Bye-bye!