ENSOR
Questa della deformazione grottesca dell'uomo ha la sua tradizione ereditaria nei fiamminghi come Bosch o Bruegel,come un certo "barocchismo" deriva dalla sua conoscenza di Rubens.
Ora vi lascio e vi anticipo che parleremo di un altro artista,uno dei miei preferiti,naturalmente.
Un po' di tempo fa una mia compagna di scuola mi disse che il mio stile di disegno,inteso quello dell mie opere a fumetti, assomigliava molto a quello di Ensor;non lo conoscevo ancora bene e mi misi a cercare più notizie possibili su di lui.
Ebbene,qualcosa in lui c'era effettivamente in me.
James Ensor nasce a Ostenda,in Belgio,nel 1860,ed è lui la vera figura centrale dell'arte europea di quel periodo.
Questo naturalmente è un giudizio che potremmo dare solo nei nostri tempi dato che la vita di Ensor non fu costellata da grandi soddisfazioni se non nella tarda vecchiaia.
Qui a destra abbiamo un suo autoritratto.
Un personaggio poco incline ai rapporti umani ma dei pochi che lo frequentarono sicuramente lo videro come un artista al quanto singolare e complessato.
L'originalità delle sue opere lo rendono un precursore di quella corrente che pian piano stava prendendo forma nell'Espressionismo.
Il suo capolavoro è senza ombra di dubbio :"L'ingresso di Cristo a Bruxelles,del 1888-1889,una delle opere più rappresentative dell'arte moderna.
Un personaggio poco incline ai rapporti umani ma dei pochi che lo frequentarono sicuramente lo videro come un artista al quanto singolare e complessato.
L'originalità delle sue opere lo rendono un precursore di quella corrente che pian piano stava prendendo forma nell'Espressionismo.
Il suo capolavoro è senza ombra di dubbio :"L'ingresso di Cristo a Bruxelles,del 1888-1889,una delle opere più rappresentative dell'arte moderna.
Qui a destra abbiamo un particolare dell'opera.
Il tema dei Vangeli dove Gesù a cavallo di un asino viene accolto a Gerusalemme da una folla festante viene stravolto da Ensor che lo rielabora in una chiave moderna e sarcastica.
Il tema dei Vangeli dove Gesù a cavallo di un asino viene accolto a Gerusalemme da una folla festante viene stravolto da Ensor che lo rielabora in una chiave moderna e sarcastica.
La folla che lo acclama sono grotteschi personaggi mascherati:maschere che ricordano quelle antiche del teatro greco.
Ed è tipico di Ensor rappresentare l'umanità in questo modo:deformandoli in atteggiamenti goffi,ridicoli e caricaturali,spogliandoli di un anima e rendendoli dei fantocci.
L'ipocrisia dell'uomo visto dietro una maschera,Una chiave di lettura che riprese anche Luigi Pirandello.
Oggi osannano Gesù e domani sono pronti a crocifiggerlo di nuovo.
Oggi osannano Gesù e domani sono pronti a crocifiggerlo di nuovo.
Questa della deformazione grottesca dell'uomo ha la sua tradizione ereditaria nei fiamminghi come Bosch o Bruegel,come un certo "barocchismo" deriva dalla sua conoscenza di Rubens.
Ora vi lascio e vi anticipo che parleremo di un altro artista,uno dei miei preferiti,naturalmente.
Bye-bye!