domenica 26 agosto 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 10


Quella di ieri è stata decisamente una giornata tutta al femminile,naturalmente parliamo di femmine aliene,con loro sono decisamente più'ricercato,mannaggia,va be'.
Erano in tre queste giovani aliene e si presentarono verso l' ora di pranzo,tanto per cambiare.
Dicevano di essere delle principesse
del
pianeta Esongal.
Non avevano nessuna parentela eppure appartenevano tutte e tre alla famigerata dinastia delle Etaiziv,la più rinomata casata di tutto il pianeta.
La più simpatica era sicuramente la Principessa Agnuf,che aveva un acconciatura al quanto bizzarra ,mi sembrava un fungo selvatico,la seconda molto meno loquace ma aveva comunque un non so che di affascinante,se escludiamo il suo aspetto da orca assassina.
La terza invece non era granchè sembrava un involtino primavera ma la sua capigliatura era al quanto elaborata e mi piacque molto,non a caso accettai di buon grado di far loro un ritratto di gruppo,in fondo bisogna accontentare i propri fans.

Il tempo di andarsene la pasta era già fredda e io stavo morendo di fame.Apro il frigo per tirare fuori le bistecche da mettere in pentola e uno stano profumo di spezie dolciastre mi intasa le narici e comincio a starnutire.Quell'odore pungente proveniva da due aliene alte quanto la porta della mia cucina.
Erano le sorelle,anzi sorellastre: Acibsel,la bionda,che aveva una capigliatura che definirei scultorea dato che aveva la consistenza del marmo.L'altra si chiamava Adigirf ed era bruna,aveva sguardo un po' austero ma sicuramente era la più loquace delle due.Vivevano sole solette e mi proposero di far loro compagnia fin quando non avrei finito il loro ritratto.Gli dissi che questa sera avevo un altro impegno e che lo avrei ultimato la mattina seguente,ma a casa mia,vai a fidarti delle intenzioni di queste infoiate spaziali,non smettevano di togliermi gli occhi di dosso.
La sera sul tardi avevo un appuntamento con una vecchia fiamma del pianeta Oiccuroma,non un aliena da calendario ma l'amor non guarda questi dettagli.Si chiamava Iclodihcco era anche lei una pittrice al quanto famosa nel suo pianeta.
Si faceva firmare Oirborbo,in ricordo del suo nonno anche lui pittore.
Il suo genere era spaziale-astratto,ma ho deciso di astenermi nel giudizio per non dargli un dispiacere.Per molti piace questo genere,ne vanno addirittura pazzi,a me fa solo ridere.Comunque abbiamo passato una bella nottata e mi fermo qui.
Ora vi saluto che il mio frigo sta di nuovo brontolando.Pace dove sei?

Bye-bye.


venerdì 24 agosto 2007

Dalla Terra # 9


CARMELO BENE
Ad essere sincero il teatro non mi aveva mai attirato tanto,anche se le recite scolastiche mi divertivano molto,per me era come fare un gioco di gruppo,un modo per essere fuori dalla realtà'.Ma i lunghi monologhi,il modo di recitare,le pause,la poca visibilità' se eri nell'ultima fila,e la concorrenza spietata della televisione e del cinema non giovarono molto a farmelo amare come adesso.
Si,adesso credo di amarlo sul serio il teatro,non come il cinema,ma quasi.Il merito credo sia tutto di un interprete che
definirlo genio e' proprio l'unica definizione possibile:Carmelo Bene.
Ed è grazie alla televisione che lo conosciuto,in una puntata del Maurizio Costanzo show del 1992.
Un anti- artista che era più artista di tutti,un attore e regista di teatro ,ma anche di film al quanto controversi.
Un uomo oltre il semplice uomo,una mente tra le più' brillanti ed innovative della seconda meta' del 900.
In quel programma c'era veramente di tutto genio e sregolatezza insieme,uno che della parola era riuscito a farne un arte,unica e inimitabile,nemmeno le più' consumate ed oltraggiose rock stars avrebbero avuto cosi tanto carisma e allo stesso tempo nessun saggista avrebbe dato allo spettatore cosi tanti spunti su cui riflettere,e questo in poco più di tre ore.
Per chi non era abbastanza lucido per seguire i suoi discorsi c'era sempre l'incognita di pensare che non fosse uno sano di mente,ma un semplice giocoliere della dialettica al quanto pieno di se.
Era nato lo stesso giorno,la stessa ora e lo stesso minuto,di 15 anni dopo di un altro grande,forse il più grande di tutti,l'amico rivale Vittorio Gassman,l'unico che applaudiva in piedi nella sala buia dopo un "Adelchi",poco prima di morire.
Quante cose si potrebbero dire su di lui,ormai e' un classico,uno che anche dopo la sua scomparsa nel 2001,ancora c'e' intorno a noi,nel modo di andare fuori dagli schemi,nel grottesco che diventa maschera di scherno verso quello che siamo:zombi,cosi ci chiamava tutti,morti che credono di essere vivi.
Era sicuramente un megalomane per necessita' e che si esprimeva per iperboli e paradossi come in un suo libro"Sono apparso alla Madonna",del 1983.
Per il cinema realizzo cinque film come :"Nostra Signora dei Turchi,(1968) o Salome"(1972).
Carmelo Bene era troppo per chiunque,un mare di conoscenza in u solo essere,ma anche di un senso dell'umorismo al quanto beffardo.
Per le sue intemperanze fisiche e verbali Bene è stato oggetto costante discussione e di ammirazione che sconfinava addirittura nella venerazione.
C'è anche qualcosa di lui in quello che faccio,non riesco ancora a decifrarlo,forse è la voglia di uscire semplicemente dagli schemi e vedere cosa c'è oltre la banalità'e del conformismo.
Ora vi lascio e vi anticipo che si ritornerà a parlare di arte fiamminga.
Bye-bye.




domenica 19 agosto 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 9


Non pensavo che sarei diventato famoso in cosi poco tempo(specificando non sulla Terra,qui scendiamo un velo ,anzi ,un tendone pietoso),ma addirittura che faccia da garante ad altri artisti novizi del mestiere mi sembra troppo.
Ieri mattina ti si presenta questo mezzo terrestre dagli occhi policromatici ed una strana energia elettromagnetica ,che mi fece saltare il salvavita una decina di volte,e che fuoriesce dalle sue orecchie appuntite.Non era proprio un terrestre al 50% ma solo nelle parti intime e nella forma del corpo..in realtà si spalmava una cremina al silicone per rendere la sua pelle presentabile dato che la sua pelle era di un verde smeraldo al quanto abbagliante.
Diceva di chiamarsi Onaiffur e di provenire dal pianeta Onihccel,sapessi quanto me ne fregava;comunque faceva il manager di un bel gruppo di talentosi alieni di chissà dove..ed erano la maggior parte figli di politici o di antiche famiglie nobili,non che contasse molto ma la pubblicità' quella conta anche se non vali niente.Qui sulla Terra gli esempi si sprecano.
Mi presentò due di questi "grandi artisti del futuro",brutte come delle maschere africane ma più' fantasiosi nella fisiognomica.Non ho ancora visto i loro lavori,magari sono due veri geni,chissà'. Dall'aspetto non bisogna mai farsi ingannare.

In compenso credo di averci azzeccato con altri tre individui che questo pomeriggio mi hanno invitato ad una loro mostra personale.Non vorrei peccare di snobberia ma quando e' troppo e' troppo,cribbio.
Uno aveva una testona squamosa dai toni bianco scuri e portava con se due occhioni impressionanti ed al quanto spettrali,la sua voce invece era pacata ma sibilante.
Il secondo era il vero artista del trio,uno che l'arte la masticava da sempre,era un tipo grosso e bluastro con la pelle che sembrava una cartina geografica fatta di strani tatuaggi in rilievo.
Il terzo aveva la testa a palla ed il collo alla Modigliani ,tanto per citare un vero pittore.
La mostra di queste creature,per carita' più che gentili e cordiali di molti terrestri,purtroppo mi fece pentire di aver perso del tempo prezioso andando a visitare una delle mostre più inutili dell'anno;avrei potuto occupare la giornata ordinando nel cassetto i miei calzini ,per esempio.
Ne prendo una fra tante:quella dove il nostro grande artista che mastica arte da quando è nato si ritrova con un duplicato della sua stupenda faccia da gorgonzola ammuffito insieme con un altri due primizie al centro a fare da incastro in un opera che non avrebbe sfigurato al Guggenheim Museum,in qualche grosso contenitore dei rifiuti,naturalmente.
Qualcosa mi dice che siamo appena all'antipasto.domani sono invitato ad altri due mostre personali,credo che mangerò leggero.
Bye-bye.

giovedì 16 agosto 2007

Dalla Terra # 8


L'ARTE ETERNA

Per parlare di arte classica bisognerebbe partire dalla civiltà greco-romana o meglio ancora quella esclusivamente greca dei secoli V e VI a.c. ma io mi sposto un po' più avanti e arriviamo al primo e grande pittore italiano :Giotto,passando poi da Masaccio e i pionieri della prospettiva come Paolo Uccello.Dando poi un occhiata alle opere di Beato Angelico,Piero della Francesca e Andrea Mantegna per addentrarci nell cuore dell'arte italiana,Il Rinascimento.
Se l'Umanesimo del Quattrocento era considerato come il riflesso di un epoca fatta di calma e stabilità con la ricerca di un armonia interiore ed esteriore,la generica definizione di Rinascimento sembra persino inadeguata per definire le passioni e i capolavori che questi straordinari artisti hanno creato:Leonardo,Raffaello,Michelangelo,Tiziano per citare i più i famosi.
Ora qui ho tre esempi di artisti non famosissimi almeno per chi non conosce la storia dell'arte.
Naturalmente sono opere realizzate dal sottoscritto,essendo un patito dell'arte classica da quasi venti anni,come del resto la musica.

La prima opera è del Bramante,più famoso come architetto che come pittore,ma se guardate l'originale capirete che i livelli sono comunque alti.L'opera si intitola:"Cristo alla colonna" ed è del 1490;questa invece lo realizzata nel 2003.Leggermente distante come data non trovate.

La seconda opera è del Domenichino,il più sofisticato e quasi rarefatto pittore del XVII secolo.
L'opera si intitola:"La sibilla Cumana"ed è del 1610,questa sempre del 2003;forza signori,vendesi!!!

Ed infine la terza,forse l'opera migliore del trittico,l'autore è un certo Guido Reni,non so se lo conoscete,manco io lo frequento molto,comunque il capolavoro che vedete si trova nel Museo del Louvre.
Si intitola:"Ratto di Elena"e tengo a precisare che non ci sono topi nel quadro,ratto sta ad indicare il rapimento di una donna.
Di opere di genere classico come queste ne ho oltre la ventina,ed alcune sono decisamente più grandi e complesse di queste.
Ora vi lascio e vi anticipo che il prossimo aggiornamento parlerò di Teatro.Sempre di arte si tratta.
Bye-bye






sabato 11 agosto 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 8


Eccomi di nuovo qua per parlarvi della mega-mostra concorso dove il sottoscritto ha partecipato il mese scorso e che riprendo dato il numero di opere che hanno destato il mio interesse nonostante l'enorme quantità di orrendo pattume rappresentato,compresa la mia opera naturalmente. Ed ecco a voi sti poveracci,si fa per dire dato che mi hanno dato una cifra esagerata per questa str..cioè questo pregevole ritratto di Narg E'dib,il sommo sacerdote e guida spirituale del popolo degli icitits del pianeta Agrup.
I marchesi Alrip,credo provengano dal pianeta Etnemed,un pianeta incredibilmente ricco,si stima che i benestanti siano addirittura il 97% della popolazione...da non credere,quasi quasi mi trasferisco li.
C'era il marchese che era alto poco più di un metro e mi dava una certa somiglianza con qualcuno del mio pianeta che ora mi sfugge,mah.Al suo fianco in tutto il suo splendore c'era la marchesa che sembrava una Mortisia Adams con il volto da uomo....e con le mèches color ruggine.
Portavano a spasso con il guinzaglio la loro tenera bestiola,un grosso omone di quasi due metri con la pelle completamente ricoperta di pietre azzurre e rosse,sul carminio per essere precisi,e che si illuminavano ogni volta mi azzardavo a rivolgere la parola alla sua padrona.

Salendo nei piani superiori,mi fermai vicino ad una specie di Baretto fai da te,nel senso che c'era una macchina ovale che conteneva praticamente di tutto.Con l'impronta del dito indice leggeva chi ero e cosa di solito ingerivo come alimentazione giornaliera,dopo di che bastava che pensassi ad un particolare cibo e per magia usciva da sotto il vano sottostante che naturalmente aveva una certa dimensione standard,non potevo certo pensare di ordinare un elefante arrosto,mi avrebbe detto in perfetto stile robotico..."Oggetto fuori portata,la preghiamo di ridimensionare e riformulare pensiero,grazie".
Non avevo molta fame e pensai solo ad un succo di arance rosse di Sicilia fatto in casa e bello fresco con cannuccia gialla a righe verdi.Sorprendente,dal vano usci' precisamente quello che volevo,e in un bicchiere tale e quale a uno dei miei.
Vicino a quella macchina prodigiosa c'era un vecchio alieno del pianeta Areitned e stava provando un cappuccino tale e quale al nostro ma l'odore era troppo intenso per essere caffè',sembrava succo di pomodoro andato a male.
Il quadro era pessimo,la sua faccia riprodotta quattro volte,ma con diversa tonalità',che mutavano in continuazione a seconda di quanto ti avvicinavi a esso...straordinario pero'il pittore ,un grande racconta storie,ci avrò' passato tre o quattro ore con lui.
Un altro artista che non riesco a ricordarmi di dove fosse e che a parte il viso violaceo e dei vestiti orrendi aveva un quadro decisamente interessante.
"Cibo per gli occhi",era il suo titolo,ah ma avrebbe fatto bene a papparsi i suoi, almeno mi sarei risparmiato sta idiozia,bella per carta da parati.La cosa incredibile snel fatto che arrivò tra i primi dieci,vai a capirci.
Comunque ci saranno altre mostre e artisti che vi faro' conoscere prossimamente,questa per adesso la concludiamo cosi.
Bye-bye.