Un altro grande della pittura italiana,un pittore innovatore,al di fuori degli schemi classici della tradizione nostrana:Giorgio De Chirico.
Figlio di un ingegnere ferroviario impegnato nella costruzione di ferrovie in Grecia,dove nacque nel 1888.
La sua identità' classica, trasmessa dalle sue radici greche ,lo portarono a creare opere dove questi riferimenti sono costanti in tutto l'arco della sua vita.
Formatosi a Monaco di Baviera,subisce il fascino della filosofia di Nietzsche e la pittura tardogotica di Bocklin.
Nel 1910 è a Parigi e diventa amico di Guillaume Apollinaire ,osservando con interesse gli sviluppi del cubismo.
Furono quegli anni dove prenderà forma la sua ispirazione,attraverso le immagini sovrapposte di oggetti bloccati in contesti prospettici"inquietanti" e onirici;come ad esempio nell'opera"Le muse inquietanti" del 1918.
Con l'incontro di Carrà e de Pisis nel 1916 nell'ospedale militare di Ferrara,nascerà ufficialmente la nascita della metafisica;una delle più importanti avanguardie del XX secolo.
Tra le numerose sue opere cito " Ettore e Andromaca",del 1917;dove la caratteristica principale dell'opera dechirichina è la costante figura del manichino.
E un altra è Le chant d'amour(Canto d'amore ),del 1914.
Ora vi lascio e vi anticipo che nel prossimo aggiornamento si parlerà di fumetti stranieri.
Bye-bye!
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