martedì 20 novembre 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 17

Se non fossi una persona così estremamente curiosa potrei benissimo farne anche a meno di gironzolare da ogni parte dell'universo in cerca di nuove fonti artistiche da cui attingere per le mie ispirazioni pittoriche.Sta di fatto che non potevo certo perdermi l'invito di uno dei miei più fedeli galleristi;la maggior parte delle mie mostre le devo a lui:il Governatore Anroc del pianeta Ozzatunroc.
Un pianeta ormai abitato da diverse razze aliene,ma ormai sono tutti ozzaturochiani acquisiti.
Il mio gallerista fu molto felice di rivedermi in forze dopo una brutta influenza del mese scorso e volle regalarmi una scultura locale che poteva vantare quasi sette secoli terrestri.
Era fatto con le stesso materiale delle loro corna una sorta di avorio color azzurro ricavato da creature grosse quanto un condominio di venti piani che per fortuna erano estinti da oltre tre secoli dato che erano molto frequenti in questa zona.
Spiegai ad Anroc il mio desiderio di realizzare qualche quadro di soggetto naturalistico,dato che mi ero stancato di realizzare sempre ritratti; ma che fosse un qualcosa di diverso e curioso, pero che avesse a che fare con le tradizioni locali.
Lui non ci penso molto e sorridendo mi spiego che un posto interessante c'era ma che dovevo aspettare la notte, dato che sarebbe stato ancora più suggestivo.
Mi porto con la sua navicella privata a forma romboidale in una vasta area desertica ma completamente centralizzata e piena di luci fluorescenti.
Il cielo era pieno di stelle violacee ed in lontananza scorsi una luce dal color blu elettrico fuoriuscire dal terreno.Avvicinandomi a piedi di una scarpata vidi che sotto di me c'era una miriade di esseri tutti nudi ed in fila come tante formiche che entravano in questa buca luminosa dalla forma triangolare.
Chiesi ad Anroc che cosa stavano facendo e cosa era quel luogo cosi spettrale a prima vista.
Mi spiego che era il luogo di procreazione,dove le regine della terra concedevano loro di congiungersi,per un erede ciascuno.
Un bordello spaziale,in pratica,mi venne da rispondere.
Lui sorrise e mi spiego che era il loro unico luogo dove potevano farlo,in altre sedi era proibito e poi qui era persino gratis.
La cosa interessante e che avveniva ogni notte dato che la fertilità dei loro abitanti era molto bassa e fin quando non riuscivano ad avere il loro concepimento dovevano riprovare.
Ma con il numero spropositato di persone quante regine potevano starci in quel luogo?
la riposta erano solamente sette,tanto l'atto per ciascuno poteva durare massimo venti secondi terrestri.Mi venne da ridere ma ripensandoci era al quanto triste dover abitare in questo luogo.
Comunque ci feci un bel quadretto,non ci misi molto impegno,doveva essere più spontaneo e veloce possibile,quasi impressionista.
La mattina dopo Anroc mi fece
visitare la casa di un suo amico dove nel suo grande giardino potei ammirare piante dalle forme più bizzarre e dai profumi al quanto singolari.
Prima di decidermi a realizzarne un altro quadro notai che il figlio del proprietario stava giocando con una strana palla.
Con raccapriccio mi accorsi poi che era una testa,quasi simile alla sua.La rotolava e poi la lanciava in aria con le sue sottili zampette,cioè braccia o quello che erano.Il padre mi spiegò che era la testa del suo migliore amico,morto per un incidente e che essendo stato lui la causa della sua scomparsa doveva giocare con la sua testa per scacciare il rancore dei loro familiari.La tradizione imponeva questo,poi dopo che il rito era finito doveva consegnarla ai parenti e sapere dalla testa o meglio dal suo viso se era sereno e contento.Se vedevano gioia allora era tutto sistemato altrimenti doveva continuare a giocarci ininterrottamente.Che belle queste tradizioni,e io pensavo che erano stupide solo le nostre.Ci feci un quadro per ricordo,magari l'avrei venduto come genere grottesco.

Bye-bye!

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