giovedì 5 luglio 2007

VIAGGI NELLA MENTE # 5

Non si può certo dire che a casa mia ci si annoia,ma nemmeno a stare un po' tranquilli,cribbio.
Ero nel mio studio e stavo per ultimare un quadro di un alieno del pianeta Otteibrogs ,talmente piccolo che la tela misurava tre centimetri per due.
Avevo acceso il mio stereo ed avevo messo su il nuovo cd di Devin Townsend dal titolo 'Ziltoid The Ominiscient'quando il frigo sussultò cosi forte da sovrastare la musica del folle canadese.
Spengo lo stereo e mi dirigo in cucina con l'aria di uno che avrebbe fatto a pugni anche con Terminator 9 ma ci ripenso vedendo l'essere che mi ritrovo davanti.
Era alto il doppio di me ed aveva un testone grosso quanto un televisore da 35 pollici.
Aveva due occhi tondi grossi quanto delle uova di struzzo che per quanto innocui erano stranamente inquietanti.
"E tu chi sei? ",mi domandò bruscamente.
"Che domande....sono Elvis Presley...chi altri pensavi di trovare..",gli risposi prontamente.
"Cerco un pittore di nome Silco...non ho tempo da perdere con lei Mister Presley",incalzò lui ignorando il mio sarcasmo.
"Ok ...Silco sono io...che urgenza avete?"
"Non posso spiegarle molto signor Elvis-Silco-Presley...deve subito venire con me...mi chiamo Enotset,il cancelliere e messaggero ufficiale del re Lam Id Acinap,ha del lavoro per voi".mi rispose lui mentre con aria disgustata guardava la mia umile dimora come l'ultima delle bestialità della creazione umana.
"Spiacente ma io non vado da nessuna parte....i film di Star Trek preferisco guardarli in TV".
"Lei vive qui?"
"No,questa è la cuccia del mio cane,ma se vuole la invito a pranzo nel mio castello sulla collina,tra poco arriva il mio l'elicottero privato,vuole essere mio ospite?",gli risposi al quanto irritato.
Lui si chino ed inizio a sputare nel pavimento una miriade di piccoli vermicelli azzurri che come impazziti iniziarono a strisciare in tutte le direzioni come fossero telecomandati.
"Certo che come risposta è al quanto originale,avrei preferito un si,comunque..."
" Polvere...troppa polvere,si vergogni",mi disse in tono basso e severo.
"Si ..si,mi vergogno eccome..e ho persino...",stetti per fare un altra battuta quando notai che i piccoletti azzurri stavano assorbendo lo sporco dalle pareti e da tutti gli oggetti che andavano in contatto facendoli gonfiare come salsicciotti;dopo pochi istanti sparirono evaporando in un sottile pulviscolo violaceo.
"Però,me li dovrebbe prestare la domenica ogni tanto...."
"Basta!Ora venga subito con me o i prossimi che sputerò non mangeranno soltanto la sua polvere",mi consigliò lui aprendo la porta del mio frigo.
"Se me lo chiede cosi gentilmente come potrei rifiutare....",gli dissi rassegnato al mio destino.
"Prima però deve mangiare questo....e non faccia storie,"mi spiegò lui infilandosi un dito nel naso ed estraendo una pallina gelatinosa color arancione scuro.
"E no,spiacente...a tutto c'è un limite,io mangio solo cucina italiana,se deve essere una caccola almeno lo sia Made in Italy."
"Non avete capito,questa è un sostanza che produce solo la mia razza e funge da stabilizzatore molecolare.Se vuole venire con me nel tele trasporto lo deve prendere o appena arrivati sul nostro pianeta Aerraid si ritroverà con una gamba al posto del braccio o i genitali al posto della testa,le variabili sono infinite",mi spiegò con zero sarcasmo.
"Capirai,anche qui sulla Terra ci sono un sacco di persone che hanno i genitali al posto della testa,potrei farvene un elenco infinito anche'io".
A parte gli scherzi arrivai sul quel puzzolente pianeta e dovetti fare ben 128 ritratti a tra i reali e persino servitù e dovetti risiedere per un mese in un castello che dalla forma eterna sembrava tanto un bidè.
Alla prossima.
Bye-bye.

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